Racconti (porno) di un estate, di Mat Marlin (Rivisto e corretto)

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Non so che gusti tu abbia ma non credo tu voglia provarlo”, disse portandosi dolcemente una mano sulla bocca cercando a fatica di trattenere una risata.

Tutti i diritti riservati – L’opera dispone di tutti i diritti riservati, per cui protetta da qualsiasi tipo di plagio, tramite deposito su Patamu.comAppoggiai a terra il tubo della doccia e mi voltai verso il water raccogliendo l’accappatoio di Federica. Perché vuoi fotografarmi le tette?”, replicò lei incuriosita; “perché così le posso guardare ogni volta che mi sento solo…”, replicai io ammiccando.

Rimasi per un attimo interdetto; non potevo credere che la scena che stavo vivendo stava accadendo realmente davanti ai miei occhi. Non sei capace di lavarti da sola?”, le dissi; “hai mai visto una cagnetta lavarsi da sola?”, rispose sagacemente lei.Non è una cattiva idea sai”, rispose tra il serio e lo scherzoso; “ti farò sapere!”, disse ancora ridendo. Hai mai pensato di farti scopare da Ufo in precedenza o è la mia compagnia ad averti ridotta così?”, dissi ridendo. Ti metti nuda e a pecorina per terra proprio come hai fatto con me…se proprio non capisce le tue intenzioni potresti metterti una fetta di prosciutto in culo, magari dopo averti messo dentro la lingua capisce che è anche il caso di darti una bottarella”, dissi ancora facendola ridere. Che nome posso dare al tuo contatto?”, le chiesi; “non saprei…Federica?”, disse ancora tutta sorridente. Affondò la punta nel pacco e lo aprì con aria entusiasta; “attenta a non farti male”, le dissi come fossi un fratello affettuoso.

Le chiesi quindi di passarmi il tubo della doccia ed aprii l’acqua facendo subito partire il getto ad un forza consistente e dirigendolo direttamente sul viso di Federica che per tutta risposta chiuse gli occhi e si portò entrambe le mani al volto cercando di ripararsi. Direi proprio di si…”, replicai io estasiato e con la bocca impastata senza riuscire a staccare gli occhi dalla meraviglia che avevo davanti. Non potevo certo dire di no ai suoi occhi scintillanti, ma decisi di farla sudare ancora un pochino per convincermi. Invece sei giusto in tempo…poco fa ero nuda nella vasca da bagno, non penso sarei nemmeno riuscita a sentire il campanello!”, replicò ridendo. Federica per tutta risposta girò lo sguardo verso di me e mi tirò un’occhiataccia, facendomi intendere che avrebbe probabilmente potuto lei stessa scrivere un manuale riguardo a come infilarsi oggetti nel culo.Su la zampa”, le dissi; Federica alzò un piede su cui strofinai il docchiaschiuma, quindi le feci alzare l’altro e feci lo stesso finché Federica non fu insaponata dalla testa ai piedi. Lasciai quindi cadere la spugna e tenendo fisso il getto sulle tette di Federica continuai a strofinarle e schiaffeggiarle con le mani facendo schizzare l’acqua ovunque; le chiesi di girarsi e tenni fisso il getto sulle natiche, quindi le tolsi il plug dal culo, glielo misi in bocca e quindi di nuovo in culo.

vero…mi piacevi anche quando eravamo più piccoli e ti vedevo alla fermata del pullman”, aggiunsi sorridente mentre cominciai a slegarle l’asciugamano dalla testa. Non puoi o non vuoi?”, mi incalzò Federica; mise quindi una mano sull’accappatoio e allargò ulteriormente la scollatura facendo quasi uscire le tette davanti a me.Quello che conta è che sono qui con te oggi e che non vedo l’ora di infilarti questo bell’oggettino su per il culo”, dissi sollevando il plug anale. Gusti tipo questi?”, disse con tono di voce delicato, quindi spalancò le gambe, avvicinò la mano alla coscia e scostò delicatamente l’accappatoio mostrando una vagina magnifica, perfettamente depilata ma con una piccola strisciolina di pelo biondo sopra le labbra. Le chiesi di tirare fuori la lingua e le strofinai un po’ di volte la cappella sopra di essa, quindi glielo misi dentro. Parte sempre tutto da una vicenda normale che viene poi sconvolta da elementi irreali, soprannaturali o surreali. La chiave per questo cambiamento è il sesso. Senza sesso la trama non sussisterebbe.