Racconti (porno) di un estate, di Mat Marlin (Rivisto e corretto)

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E il loro modo di vivere questa attività piacevole e rigenerante, è indubbiamente il segreto che sta alla base di coloro i quali possono trasmettere tramite dei racconti erotici pieni di trasgressione e voglia di figa la verve erotica di queste gnocche che non possono rinunciare al cazzo, lavorandolo sapientemente e gustandoselo con le posizioni più disinibite. Erotika è desiderio ed istinto; è un mondo di pensieri proibiti, lascivi, peccaminosi e tremendamente seducenti. Dopo essermi risollevato i pantaloni mi allontanai per un attimo da lei per recuperare dal cassetto sotto il lavandino un cucchiaino, quindi tornai verso Federica; era una vita che desideravo prendere parte ad una scena del genere. Sono Laura, la lei di coppia, ed ho deciso di metter nero su bianco su come abbiamo vissuto e si è sviluppata la nostra complicità.

Non è il momento di parlare di queste cose”, dissi; “e poi, anche se ci fossimo messi insieme all’epoca, non è detto che lo saremmo ancora oggi”, aggiunsi. Al prossimo incontro allora”, disse accompagnandomi alla porta; “a proposito…ma tu dove abiti adesso?Ora alzati e torna ad essere la zoccola di sempre”, dissi appoggiando il doccino a terra dopo aver chiuso l’acqua. Questa che vi sto per raccontare è la storia di suor Clara(al secolo Alessia), un avvenente quarantenne alta all’incirca un metro e settantacinque, bruna, occhi verdi, quarta abbondante di reggiseno e figa pelosa. Erano studentesse venute in città per studiare erano americane, ma comunque di origine del sud est asiatico, in quella sera i. Di recente ho assistito ad una cosa che mi ha fatto desiderare di godere anche con un cane, anzi una cagna.

Mi chiamo Ruggero, ho 24 anni e qualche mese fa, finalmente, ho trovato lavoro presso presso una grande azienda come ragioniere. Quel giorno tutto era tranquillo e per la strada si sentiva qualche ragazzino giocare a calcio nel cortile .

Almeno adesso ho qualcos’altro con cui passare un po’ il tempo…”, disse prendendo con una mano il pacchetto che avevo ritirato per lei e agitandomelo davanti. esclamò una volta che abbassai il getto verso terra; mi limitai a rispondere con un sorriso beffardo alla sua imprecazione. Mi alzai quindi in piedi, la presi delicatamente per una ciocca di capelli e le chiesi di seguirmi gattonando fino al centro della stanza dove la feci riposizionare in ginocchio sull’asciugamano . E in questo senso, soltanto le donne che sono piene di emozioni e di desideri indicibili, sanno poi trasmettere una carica emotiva difficilmente contenibile come quella che si manifesta durante il godimento del sesso, vero e proprio momento in cui riversare tutta la propria creatività e fantasia assaporando ogni istante in maniera sensazionale. Sono vedovo da sette anni, da quando, cioè, mia moglie fu uccisa da un ubriaco, mentre attraversava la strada.